Per favorire la ripresa del tessuto economico e occupazionale del Meridione d’Italia, le imprese che assumono i giovani e alcune categorie di lavoratori “disagiati” possono accedere ai benefici degli Incentivi Occupazione Meridione 2018. Vediamo in questa guida cosa sono e come funzionano questi sgravi contributivi, beneficiabili dai datori di lavoro che assumono giovani di età compresa tra i 16 ed i 34 anni e degli over 35enni disoccupati o inoccupati.

Cosa sono gli Incentivi Occupazione per il Sud italiano 2018

L’A.N.P.A.L. (Agenzia Nazionale Politiche Attive) ha attivato un nuovo servizio online reperibile sul sito istituzionale che consente di verificare se un dato lavoratore può essere assunto beneficiando delle agevolazioni previste dalle normative vigenti. Si tratta di una serie di incentivi – sgravi, benefici contributivi, sostegni di natura economica e monetaria – che consentono di favorire la ripresa dell’occupazione giovanile e di diverse categorie di lavoratori “disagiati”. Gli Incentivi Assunzioni per il Sud Italiano, previsti per il corrente anno 2018, sono benefici normativi e/o di natura monetaria che vengono riconosciuti ai datori di lavoro meridionali che decidono di assumere determinate categorie di soggetti.

Si tratta di contributi pubblici che servono a ridurre i costi a carico dell’imprenditore che decide di assumere i giovani e disoccupati. Gli stessi datori di lavoro, a loro volta in possesso dei requisiti sanciti dalla normativa regionale vigente, hanno diritto ad una riduzione parziale o totale, per un determinato periodo di tempo, degli oneri previdenziali (contributi assicurativi) che devono sostenere. Le agevolazioni sono previste e disciplinate dalla normativa nazionale e regionale, oltre che da specifici programmi attivati dall’ANPAL Servizi SpA, in collaborazione con le Regioni e le Province autonome. Gli incentivi possono riguardare le assunzioni effettuate con contratti di lavoro a tempo indeterminato, a tempo determinato e apprendistato. Come sottolineato dalla Circolare INPS n. 49 pubblicata in data 19 marzo 2018, l’agevolazione spetta nei limiti delle risorse stanziate che “ammontano a 200.000.000,00 di euro, importo che, a seguito dell’approvazione del Programma Operativo Complementare SPAO, potrà essere incrementato fino a 500.000.000 di euro complessivi (articolo 12, decreto direttoriale n. 2/2018)”.

A chi spettano le Agevolazioni per l’assunzione nel Mezzogiorno?

A partire dal 1° gennaio 2018, in continuità con il previgente Incentivo Occupazione Sud 2017, tutti i datori di lavoro, che hanno un’impresa geolocalizzata territorialmente in Puglia, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sardegna, Campagna, Calabria e Sicilia, possono beneficiare degli sgravi contributivi fruibili in sede di conguaglio sugli oneri previdenziali INPS. La Circolare INPS n.49, pubblicata in data 19 marzo 2018, all’articolo 3 chiarisce che per quanto concerne l’ambito territoriale “l’incentivo spetta indipendentemente dalla residenza della persona da assumere e dalla sede legale del datore di lavoro”. Gli imprenditori pugliesi che assumono i lavoratori con i seguenti requisiti possono fruire a proprio vantaggio del conguaglio dei contributi previdenziali:

  • giovani lavoratori e lavoratrici di età compresa tra i 16 anni e 34 anni (intesi come 34 anni e 364 giorni),
  • disoccupati e disoccupate con oltre i 35 anni d’età, privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi (ai sensi del Decreto del Ministro del Lavoro del 17 ottobre 2017).

Ben si comprende dal tenore della normativa nazionale vigente e dai chiarimenti ed indicazioni operative INPS che gli incentivi per le assunzioni riguardano tutti i lavoratori che si trovano in una condizione “svantaggiata” (cfr. Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 17 ottobre 2017). Lo stesso testo normativo individua le categorie di lavoratori che possono accedere a tali agevolazioni:

  • disoccupati e inoccupati, che possono comprendere donne, di un’età compresa tra i 15 e i 24 anni o superiore ai 50 anni che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi o hanno svolto un’attività lavorativa in forma parasubordinata o autonoma, percependo un reddito annuale più basso di quello minimo escluso da imposizione,
  • disoccupati ed inoccupati che non sono in possesso di un diploma di scuola media superiore o professionale, oppure hanno completato la formazione a tempo pieno da massimo 24 mesi, ma non hanno ancora trovato un primo impiego regolarmente retribuito.
  • percettori di ammortizzatori sociali e per i lavoratori che usufruiscono della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS).

Tipologie contrattuali ammesse e casi di esclusione dall’incentivo occupazionale

La Circolare INPS sopra richiamata chiarisce che sono incentivabili le seguenti tipologie contrattuali:

  • contratto a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione;
  • contratto di lavoro a tempo parziale;
  • rapporto di apprendistato professionalizzante, la cui durata sia pari o superiore a dodici mesi. In questo caso la misura dell’incentivo corrisponde a quella prevista per i rapporti a tempo indeterminato.

L’assunzione del giovane lavoratore deve essere effettuata dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018. Tra i rapporti non incentivati rientrano:

  • i casi di assunzione con contratto di lavoro domestico o intermittente e nelle ipotesi di prestazioni di lavoro occasionale (articolo 4, comma 5, decreto n. 2/2018).

Misura dell’incentivo

L’incentivo per l’assunzione, previsto dalla normativa per gli imprenditori nel Mezzogiorno che assumono per il corrente 2018 le categorie di lavoratori sopra individuate ad hoc, è pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro per un ammontare massimo di 8.060,00 euro su base annua, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL. Inoltre, va sottolineato che tale sgravio contributivo viene riparametrato e applicato mensilmente per 12 mesi ed è fruibile entro il termine del 29 febbraio 2020. Pertanto, la soglia massima di esclusione dall’obbligo di contribuzione datoriale è pari a 671,66 euro riferita al periodo di paga mensile. Per i rapporti di lavoro risolti nel corso dei 31 giorni, la soglia massima è pari a 21,66 euro per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo. Per i rapporti di lavoro a tempo parziale, il massimale dell’agevolazione deve essere proporzionalmente ridotto. Nei casi di trasformazione dei rapporti lavorativi a termine, come chiarito dall’INPS, trova applicazione la previsione di cui all’articolo 2, comma 30, della legge n. 92/2012, che prevede “la restituzione del contributo addizionale dell’1,40% prevista per i contratti a tempo determinato”. Inoltre, come chiarito per altre agevolazioni, il periodo di godimento dello sgravio contributivo può essere sospeso nei casi di assenza obbligatoria dal lavoro per maternità (cfr. la circolare n. 84/1999).

Occorre precisare che il contributo è concesso per il primo anno.  Non è esclusa la possibilità di proroga per il secondo e terzo anno; in questo caso lo sgravio scende al 50%.  

Condizioni di fruizione

Il diritto alla fruizione dell’incentivo da parte dei datori di lavoro meridionale (compresi quelli della Regione Puglia) è subordinato alle seguenti condizioni:

  • osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro;
  • adempimento degli obblighi di contribuzione;
  • rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori.

Come presentare l’istanza?

La Circolare INPS n.49 del 19/03/2018 chiarisce le modalità operative per presentare l’istanza all’Istituto di Previdenza, avvalendosi esclusivamente del form on-line “OMEZ”, disponibile all’interno dell’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”, sul sito ufficiale dell’INPS. Si tratta di una domanda preliminare di ammissione all’incentivo occupazionale in cui il datore di lavoro deve riportare i seguenti dati:

  • Regione e la Provincia di esecuzione della prestazione lavorativa;
  • anagrafica del lavoratore nei cui confronti è intervenuta o potrebbe intervenire l’assunzione ovvero la trasformazione a tempo indeterminato;
  • importo della retribuzione mensile media, comprensiva dei ratei di tredicesima e quattordicesima mensilità;
  • se per l’assunzione/trasformazione si intende beneficiare anche dell’esonero previsto dall’articolo 1, comma 100 e ss., della legge n. 205/2017;
  • misura dell’aliquota contributiva datoriale che può essere oggetto di sgravio.

L’INPS, mediante i propri sistemi informativi centrali procede con la consultazione degli archivi informatici dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), al fine ultimo di conoscere se il soggetto, alla data di assunzione, sia disoccupato e sia in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Inoltre, l’Istituto di Previdenza procede con il calcolo dell’importo dell’incentivo spettante in base all’aliquota contributiva datoriale, controlla se sussiste la copertura finanziaria per la decontribuzione, comunica al datore di lavoro l’importo dell’incentivo per l’assunzione del lavoratore.

Nel caso in cui la domanda di prenotazione dell’incentivo non dovesse essere inizialmente accolta per carenza di fondi rimarrà valida per 30 giorni e, se entro tale termine si libereranno risorse economiche, la richiesta sarà automaticamente accolta. Decorsi i 30 giorni indicati, la domanda presentata dal datore di lavoro perderà definitivamente di efficacia e l’interessato dovrà presentare una nuova istanza. Nel caso in cui l’istanza di prenotazione inviata venga accolta, l’imprenditore dovrà procedere con la comunicazione dell’avvenuta assunzione del lavoratore (entro e non oltre i 10 giorni). Infatti, una volta decorso il lasso temporale dei dieci giorni previsto dalla normativa, la presentazione della domanda definitiva di ammissione al beneficio determina l’inefficacia della precedente prenotazione delle somme, ferma restando la possibilità di presentare una nuova richiesta.

Come compilare i Moduli da presentare all’INPS?

INPS invita gli imprenditori a prestare la massima attenzione nel compilare correttamente i moduli telematici INPS e le comunicazioni telematiche obbligatorie (Unilav/Unisomm).

I dati da comunicare e riportare sulla modulistica sono ascrivibili ai seguenti:

  • codice fiscale del datore di lavoro;
  • codice fiscale del lavoratore;
  • tipologia di rapporto di lavoro incentivato dalla normativa.

Anche a seguito dell’autorizzazione al godimento dell’agevolazione, l’INPS, l’ANPAL e l’INL procederanno all’espletamento dei controlli di loro competenza volti ad accertare l’effettiva sussistenza dei requisiti necessari per la fruizione dell’incentivo occupazionale.

Riferimenti: